Le nanotecnologie applicate al restauro
Il patrimonio artistico e la sua conservazione
Le nanotecnologie applicate al restauro
Preservazione e conservazione dell’arte appaiono oggi più che mai la fune di salvamento della nostra economia sociale e delle nostre radici in serio pericolo in questa società multietnica e disgregata eticamente dove anche nelle scuole stanno scomparendo i corsi sulle materie letterarie e filosofiche. Se l’umanesimo conserva la nostra origine, sono i musei e i reperti archeologici e monumentali ad attestarla da sempre ad oggi dinanzi al mondo intero e portare in alto la raffinata industria culturale e turistica italiana che sostiene il bilancio pubblico.
Da storico e critico d’arte operante in Sicilia e per la Sicilia nel mondo attraverso le riviste di cui sono critico e direttore artistico onorifico, urge per me evidenziare che c’è una Sicilia che sta scomparendo dietro l’incuria nascosta nella non sapienza dei molti e degradata nel suo valore intrinseco; una Sicilia fatta di monumenti dimenticati e abbandonati a se stessi come il castello della Favara a Maredolce, i resti del palazzo di Altofonte, il castello della Luna di Sciacca, il castello di Alcamo, il castello di Carini, Villa Palagonia etc…
La conservazione, obiettivo principale attraverso il restauro perfetto oggi si deve affidare alla scienza. Le nanotecnologie hanno riportato efficaci risultati nella resa plastica del restauro. Nanoparticelle applicate all’ambito artistico, nelle operazioni di restauro dall’azienda italiana 4Ward360 in relazione ai propri lavori sulle superfici veramente pridigiosi e per i risultati ottenuti ha proposto al museo parigino del Louvre i propri servizi di trattamento di tutela per le statue. “Le nanotecnologie composte da nanoparticelle possono essere risolutive nell’evitare le criticità dei metodi e materiali finora applicati” dichiarano gli esperti del Gruppo scientifico, nello specifico dichiara il Prof.Franco Fazzio laureato presso ISCR di Roma.
“Per la prima volta — aggiunge l’Assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa — le nanotecnologie verranno applicate per l’ottimizzazione e la conservazione di un relitto in esposizione museale recuperato in fondali marini e depurato da tutti i depositi che la permanenza in acqua salmastra ha apportato alle assi di legno che compongono l’intera struttura navale”.
“Sono molto soddisfatta degli obiettivi raggiunti — ha dichiarato, l’amministratore della 4ward360, Sabrina Zuccalà — grazie agli incontri tenuti in diverse occasioni, da Palazzo Chigi, Milano, Palermo, Torino e di recente a Roma presso la Cancelleria Apostolica Vaticana della Santa sede, dove abbiamo avuto la possibilità di discutere sull’influenza positiva che le nanotecnologie applicate ai manufatti lignei possono apportare ai reperti di pregio, preservando e rendendo stabili nel tempo queste opere realizzate con materiali idroscopici, soggette alle variazioni termiche stagionali, come il legno, divenendo di fatto esperti ed esclusivisti nel settore”.
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Melinda Miceli Storico e Critico d’arte
Critico d’arte Enciclopedia d’arte italiana, Ok Arte Milano, Ars Magistris magazine
Direttore artistico onorifico Ok Arte Milano, Ippogrifo d’oro, oscar internazionale delle arti, Sarno città festival
Presidente Certamen artistico internazionale sulle grandi cattedrali dell’occidente.